Itinerari Enogastronomici
La cucina salentina, così come quella italiana, è ricca di ricette della tradizione popolare che vengono tramandate di generazione in generazione, senza mai perdere il gusto che le contraddistingue.
Inizia proprio dal dolce il primo itinerario enogastronomico del Salento, tutto dedicato ad un prodotto conosciuto e amato: il pasticciotto.
Si tratta di un dolce di pasta frolla cotta in forno e farcita con una deliziosa crema pasticcera e il luogo migliore dove gustarlo è una delle città più belle del Salento: Lecce.
Qui si trovano numerose pasticcerie che si sono specializzate nella realizzazione di questo delizioso dolce, modificando e impreziosendo la ricetta, sempre nel rispetto della tradizione.
In alcune di queste pasticcerie, ad esempio, all’interno del pasticciotto viene inserita un’amarena, in altre vengono realizzate farciture golose a base di cioccolato o di pistacchio.
Esistono poi le varianti senza glutine, perfette per chi è intollerante.
Pasticciotto Leccese
Aggiratevi tra le vie di questa meravigliosa città e, tra una visita ad una chiesa e uno sguardo ad un palazzo barocco, trovare la vostra pasticceria preferita e sedetevi ad uno dei suoi tavolini per gustare un pasticciotto accompagnato da un bicchiere di Moscato, in perfetto stile salentino.
La cucina del territorio in masserie e agriturismo
Salento è anche sinonimo di masseria, ovvero di edifici rurali che venivano utilizzate in passato dagli agricoltori come abitazione e come ricovero per gli animali.
Oggi quelle stesse masserie sono diventate sinonimo di turismo enogastronomico, dove poter gustare la cucina casalinga del territorio.
Orecchiette Cime di Rape
Qui vengono ancora preparati a mano piatti come le orecchiette o la puccia, ma anche le sagne ‘ncannulate, il vero e proprio piatto della domenica realizzata con ingredienti poveri, ma deliziosi.
All’interno delle masserie i prodotti sono quasi sempre a chilometro zero, rispettando la stagionalità e le caratteristiche del territorio.
In alcuni di questi luoghi vengono anche proposti dei corsi di cucina per imparare, con l’aiuto di persone esperte, tutte le ricette della cucina tradizionale salentina.
Il Mercatino del Gusto
Gli amanti dell’enogastronomia dovranno poi ricordarsi di una città particolare in Salento: Maglie.
Si svolge proprio qui ogni anno, la prima settimana di agosto, una delle sagre più famose di tutto il territorio: il Mercatino del Gusto.
Durante questa manifestazione vengono proposti ai tanti turisti che ogni anno si presentano, piatti della tradizione salentina, cucinati e preparati secondo ricette che vengono tramandate da molte generazioni.
Qui si possono trovare rappresentati tutti i prodotti dell’enogastronomia salentina: dal vino all’olio, dal pane al pesce, dai dolci al caffè.
Ogni anno viene scelto un tema particolare, adatto a rappresentare le eccellenze della zona, e viene dato spazio anche alla cultura e all’arte.
All’interno dell’evento vengono anche premiati i migliori produttori locali, colore che sanno unire tradizione, rispetto per la natura e innovazione.
Si tratta di un appuntamento davvero imperdibile per chi vuole conoscere la tradizione enogastronomica di questo meraviglioso territorio.
Il vino del Salento
Il tour enogastronomico del Salento non può che concludersi con un buon bicchiere di vino.
Sono in particolare tre i vini che rendono questo territorio conosciuto in tutto il mondo: il Negroamaro, il Salice Salentino e il Primitivo.
Vitigno nel Salento
Si tratta di vini rossi dalla struttura importante, come il territorio che rappresentano. Pur essendo stati scoperti solo in un periodo relativamente recente, questi vini si stanno imponendo anche sulla scena internazionale, vincendo premi e conquistando sempre più persone.
Il modo migliore per gustarli al meglio è fare un giro delle cantine presenti nella zona. All’interno della cantina è possibile sia fare una visita guidata per scoprire il metodo di produzione di questi vini che fare un assaggio di questi buonissimi prodotti, accompagnandoli con salumi, formaggio e prodotti da forno sempre tipici del territorio.
Alcune di queste cantine possono anche vantare una tradizione secolare e raccontare una storia che va ben oltre l’enogastronomia, ma che parla di tradizioni e riti perduti.
