Il Capo di Leuca è un territorio ricco di bellezze paesaggistiche inestimabili, da riscoprire durante una vacanza nel Salento.

Di seguito parleremo in particolare di uno dei suoi borghi più belli, Alessano, e delle sue frazioni, soffermandoci sulle meraviglie di Marina di Novaglie.

Ecco cosa vedere e cosa fare se ci si trova in vacanza in questi luoghi.

Alessano: il suo centro e la sua storia

L’inizio del periodo di splendore di Alessano si deve ai Normanni, che la resero una delle più importanti del Capo di Leuca. Tra il ‘400 e il ‘500, invece, la fisionomia del paese i definì con nuove sfumature, ed esso divenne un borgo animato da numerose attività commerciali e sempre più popolato, nonché meta ospitale per una consistente comunità ebraica da cui prende il nome il quartiere Giudecca.

Oggi il centro storico è ricco delle testimonianze lasciate dalle famiglie nobiliari che si susseguirono in questo territorio, come i Del Balzo, i Gonzaga e i Guarini. Nonostante le mura siano state abbattute nel 1867, tra le strade si scorgono ancora le tipiche costruzioni del borgo, come il Palazzo Ducale e numerosi altri edifici rinascimentali sontuosi caratterizzati dal rivestimento in bugnato. Tra questi citiamo Palazzo Sangiovanni. Degni di ammirazione anche Palazzo Lègari e Palazzo Pyrrego.

Tra gli edifici religiosi, invece, si consiglia di visitare la Chiesa di San Salvatore, ex sede vescovile, di aspetto medievale nonostante la sua costruzione sia ben successiva (si tratta infatti di una struttura settecentesca). Molto particolare, inoltre, è l’altare ligneo, che nella Chiesa dei Cappuccini risalta come una vera e propria scenografia di grande effetto.

Marina di Novaglie e le sue grotte

Novaglie è forse la marina di Alessano, celebre per le bellezze naturali delle quali è costellata. Collocata su un’insenatura a soli 5 km da Santa Maria di Leuca, questa località balneare deve l’origine del suo nome, probabilmente, a un’attività di bonifica delle aree boschive e occupate dalla pietra che ebbe luogo nell’XI secolo.

Il Porto Vecchio rappresenta un indubbio punto di riferimento sia turistico che storico, dal momento che Novaglie veniva spesso impiegata come punto di attracco per le imbarcazioni. Queste potevano trovare rifugio anche nelle laure basiliane che vennero ricavate dalle numerose grotte fin dai tempi antichi. Sono diverse le tracce che testimoniano che Novaglie era abitata fin da epoche antiche, e nelle sue cavità naturali si riparavano anche i pescatori, oltre a popolazioni antiche che hanno lasciato alcuni graffiti come segno del loro passaggio.

Di conseguenza, una delle esperienze da provare assolutamente a Novaglie è un’escursione in barca alla scoperta di queste grotte, molto suggestive e scenografiche, collocate lungo la costa. Quella più a nord, la Grotta Azzurra, è di particolare bellezza per via della tonalità che assumono le sue acque, caratteristica che le conferisce il nome. Nei pressi della Punta Rossa, una falesia che fa parte del Golfo di Novaglie, e al di sotto delle rovine di un’antica torre di avvistamento crollata, si trova invece la Grotta del Diavolo che, a causa del suo particolare orientamento, si presenta come molto buia. È formata da una camera il cui spazio termina in modo improvviso in un piccolo inghiottitoio. Si ritiene che in passato questo punto vagamente inquietante fosse associato alla porta degli inferi.

Vicino al Porto Vecchio si trova una grotta di piccole dimensioni, la cui camera principale è posta al di sotto di un ripiano coperto di erba.

Infine, la grotta posta più a sud è in realtà un complesso che include due strutture, sovrapposte l’una all’altra e una delle quali si trova a livello del mare: parliamo delle Grotte delle Cipolliane. La prima di esse è la Grotta del Presepe, così chiamata proprio perché la sua camera superiore ricorda molto le grotte che tradizionalmente vengono evocate nell’immaginario collettivo della Natività. La seconda è la Grotta dell’Elefante, che prende il nome da una formazione rocciosa. Questo luogo ha anche una forte importanza storica, dal momento che al suo interno venne rinvenuto un ciottolo intagliato risalente al paleolitico, che oggi ha trovato collocazione a Maglie, presso il Museo Civico di Paleontologia e Paletnologia.

L’ultimo consiglio, per chi ama le escursioni e l’attività fisica, è quello di non perdere il percorso istituito nel 2013, che collega Marina di Novaglie a Gagliano del Capo, che costeggia buona parte delle grotte e consente l’accesso pedonale alle due camere superiori delle Grotte delle Cipolliane.

Montesardo e Macurano

Completiamo la nostra panoramica di Alessano e dei suoi punti di interesse con un breve accenno a Macurano, situata nell’altra frazione della città, ovvero Montesardo.

Qui si trovano i frantoi ipogei di Santa Lucia e Sauli, tuttora in attività. Inoltre, sempre qui si trovano i resti di un antico villaggio rupestre, uno dei principali dell’Italia Meridionale.

Il complesso archeologico è composto da una trentina di grotte, all’interno delle quali pare si stabilirono i monaci basiliani fuggiti dall’Oriente. Nel villaggio si trovavano numerose cisterne che, attraverso un complesso sistema di canali, raccoglievano le acque di scolo destinate a rendere fertile il terreno dove crescevano gli ulivi.